Istituto Istruzione Secondaria Superiore S.A. De Castro - O R I S T A N O
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Circ. n. 106 Oristano 12 marzo 2020
A tutto il personale docente
Agli studenti
Alle famiglie
IIS De Castro
OGGETTO: Didattica a distanza, riflessioni sull’attuazione.
Trascorsa una settimana dall’avvio della didattica distanza e preso atto che la situazione di sospensione delle attività in presenza perdurerà per non meno di altre tre settimane, pare opportuno fare il punto della situazione evidenziando alcuni aspetti critici che derivano dalla mia personale osservazione e soprattutto dal confronto avuti con molti di voi.
In primo luogo prendo atto che la quasi totalità dei docenti si è attivata per continuare a fornire il servizio dell’istruzione ai propri alunni.
Questo è molto importante perché, al di là delle modalità didattiche attivate e della qualità dei contenuti proposti, viene riaffermata la presenza centrale della scuola nella quotidianità degli studenti e delle famiglie con una funzione educativa e di relazione insostituibile.
Mi risulta che pochissimi docenti abbiano interpretato questa situazione come vacanza dai propri impegni professionali non attivando alcun rapporto con i loro alunni.
Mi auguro che, nel restante periodo di interruzione delle lezioni possano responsabilmente riappropriarsi del loro ruolo di insegnanti.
In merito alle criticità emerse evidenzio sinteticamente alcuni aspetti:
La quantità di lavoro riversata sugli studenti è stata spesso massiccia, mettendo in difficoltà alcuni di loro. Si può facilmente ovviare a questo problema con un maggiore condivisione delle proposte tra gli insegnanti con il coinvolgimento in funzione di regolatore del coordinatore di classe;
Alcuni studenti hanno segnalato difficoltà in merito alla qualità delle connessioni a disposizione e al consumo dei “giga”, vi chiedo di tenerne conto perché spesso si tratta di problematiche reali. In questo senso mi pare opportuno che si stabilisca una contingentazione delle lezioni in videoconferenza che molti di voi stanno svolgendo con un uso vario di strumenti tecnologici, anche questo accorgimento passa per un accordo condiviso fra gli insegnati.
Non pochi docenti hanno segnalato l’assenza dalle attività di una certa percentuale di studenti. Si tratta in gran parte di ragazzi che già esprimono problematiche nella frequenza ordinaria e che conseguono risultati non di rado negativi.
La didattica a distanza è un formidabile strumento aumentativo ma bisogna fare attenzione che non diventi mezzo di esclusione e ulteriore marginalizzazione di coloro che hanno meno competenze e possibilità. So che molti di voi hanno valutato questo aspetto, vi invito a tenerne conto e ad adoperarvi per tenere i rapporti, anche con contatti telefonici e con gli strumenti social comunemente utilizzati, affinchè si recuperino questi nostri studenti all’interno di un circuito comunicativo ed educativo inclusivo. Laddove necessario è possibile fornire anche del materiale cartaceo, riproducendolo e depositandolo nelle scuole dove gli alunni che non hanno possibilità di connessione possono andare a prenderlo; a questo proposito ricordo che tutte le nostre sedi sono aperte proprio in funzione dei servizi a favore degli alunni.
Diversi docenti, tra cui alcuni impegnati nel sostegno con alunni molto gravi, mi hanno segnalato la difficoltà a produrre e far fruire ai loro studenti materiali trasmissibili per via elettronica. Si tratta di una problematica oggettiva tanto più forte per quelle situazioni in cui l’inclusione si esplicita soprattutto con interventi di integrazione. A questo proposito consiglio, oltre al possibile ricorso a materiale cartaceo nelle forme indicate, a voler mantenere contatti stabili con le famiglie per informarsi sulla situazione degli studenti e concordare eventuali interventi didattici che possono essere condotti anche dai familiari.
In relazione alle problematiche sollevate da molti sulla questione delle firme sul registro elettronico, vi confermo che non intendo imporre obblighi specifici, per cui vi regolerete come meglio ritenete cercando di badare soprattutto alla sostanza.
Vi invito a leggere questa nota come mia personale riflessione all’interno del collegio docenti più che come disposizioni di carattere gerarchico; la situazione è molto complessa e potrebbe durare più a lungo di quanto non sia attualmente previsto.
In questo quadro come scuola, per la vastità e la profondità del nostro legame con la società e con le famiglie, dobbiamo essere capaci di fungere da collante sociale mostrando il volto della istituzione presente, attiva e impegnata nella cura delle persone affidatele.
Dobbiamo vicariare con il nostro impegno una situazione gravissima ricordando che “una scuola chiusa non
è solo un edificio chiuso ma è una comunità che viene a mancare in un territorio, un luogo unico e irripetibile dove ogni mattino le nuove e le vecchie generazioni si incontrano”.
Finchè le condizioni sanitarie non permetteranno la riapertura del luogo fisico d’incontro è bene che ci sforziamo di mantenere luoghi di incontro virtuali cercando di fare in modo che siano inclusivi e accoglienti.
Ho ricevuto decine di resoconti dei vostri interventi, ne ammiro la qualità dei contenuti proposti e la grande quantità di strumenti utilizzati.
Riscontro una grande capacità di adeguamento, anche con l’acquisizione rapidissima di competenze nel campo della comunicazione a distanza.
Stiamo incrementando un patrimonio professionale che sicuramente ci sarà utile anche quando le condizioni di lavoro torneranno alla normalità.
Tenete comunque presente che in questa fase il nostro compito è soprattutto quello di trasmettere un senso di responsabilità e solidarietà educativa, di essere realmente una comunità educante che si cura di tutti i suoi componenti, a partire da quelli più deboli e che, in attesa di poter riprendere a pieno il suo servizio, si adopera al meglio per continuare ad essere un riferimento costante e significativo.
Il Dirigente Scolastico
Dott. Peppino Tilocca